
Sono ormai passate più di 24 ore dal nostro ritorno in quel di Fossano. Il giorno dopo il rientro dai tornei è sempre strano: tra un pizzico di malinconia e la necessità di ritornare ai ritmi quotidiani, si trova comunque il tempo di riflettere sull’esperienza appena vissuta. Ti domandi cosa ti resterà di quattro giorni di intense emozioni…già, cosa rimarrà? Corse per raggiungere il pullman in autostrada, BMW, sottopassi troppo bassi, partite di calcio, conquiste sentimentali e una Mirabilandia decisamente bagnata. Ah già e in tutto ciò abbiamo pure partecipato ad un torneo! Ma procediamo per gradi…
Sabato 20 aprile, ore 6:30. Mesi di telefonate, riunioni e organizzazione varie per arrivare a questo momento. Carichi come molle finalmente si parte! Dopo 20 minuti, però, ti hanno già chiesto 6 volte quanto tempo ci vuole per arrivare e 12 a che ora ci si fermerà all’autogrill. Non siamo neanche ancora in autostrada e avrei già voglia di girare il pullman e tornare indietro, ma si va comunque avanti. Si arriva all’autogrill e, tra croissant e cappuccini, con l’unica botta di fortuna della vita riesco a vincere 7€ al gratta e vinci. Sulle ali dell’entusiasmo, azzardo un “arriveremo alle 12:30”. Il risultato? Coda ininterrotta praticamente da Piacenza a Bologna e poi completamente fermi a Imola. Non male come pronostico.
In coda troviamo comunque il tempo di fare amicizia con delle simpatiche signorine su una BMW grigia, che si prendono la standing ovation di tutto il pullman. Qualcuno azzarda di lasciar perdere Cesenatico e di partire all’inseguimento della BMW. Purtroppo, però e nonostante gli sforzi di Giovanni, la perdiamo di vista. Tra lo sconforto generale siamo costretti a dirigerci verso l’Eurocamp, non prima però, di aver assistito a non una ma ben due corse per recuperare il pullman in autostrada. Quando scappa, scappa!
Alle 14:30 raggiungiamo finalmente l’albergo. Dopo 5’ abbiamo già all’attivo: 8 ragazzi chiusi fuori, 2 zaini dimenticati sul pullman e 1 culo preso dal proprietario dell’albergo. Non male come inizio. Ci appropinquiamo alla prima piadineria utile e, mentre Mondi crea il club dei “cestisti anonimi”, io e Giorgio ci prendiamo i complimenti per come si sono comportati i ragazzi. Ovviamente non diciamo nulla, altrimenti chi sarebbe più riuscito a controllarli?

Alle 17:15 è l’ora dell’esordio per entrambe le squadre. Mentre Mondi, Giorgio e l’Under 13 sono impegnati in una sfida proibitiva contro il Tumminelli Milano a Cesenatico, io e l’under 14 siamo in partenza alla volta di Milano Marittima per l’esordio contro l’Agrate Canarins. Non soddisfatto del pronostico del mattino, azzardo un “ci stiamo mettendo poco”. Risultato? Il pullman non passa nel sottopasso per raggiungere la palestra. Provo a chiedere aiuto ai meravigliosi genitori presenti a Cesenatico già dalla sera prima, ma scopro che hanno sbagliato palestra. Evidentemente la cena del giorno precedente è stata impegnativa (Grazie Davide Terzaghi - parte 1). Nonostante tutto, riusciamo a raggiungere il campo, ovviamente in ritardo. La partita è da subito in salita e all’intervallo si è -22. Un buon secondo tempo permette comunque di limitare i danni e chiudere con un onorevole -25, contro la squadra che poi ha vinto il torneo con uno scarto medio di 27 punti. A Cesenatico intanto l’Under 13 gioca un superbo primo tempo, per poi crollare nella seconda parte di gara.
Si ritorna quindi mestamente verso l’albergo per consumare la cena. In serata ci dirigiamo verso l’Eurocamp, nonostante il parere contrario dei ragazzi. Cambieranno ben presto idea. Scopriamo che la serata è danzante e ci trasformiamo. L’Acaja domina sulla pista da ballo tra le risate e la commozione mia, di Giorgio e di Mondi. Se in campo abbiamo faticato, nelle serate siamo imbattibili. Rientriamo in albergo stanchi, ma soddisfatti.
Conteggio della prima giornata:
Ore di coda: 2
Sottopassi troppo bassi: 4
Numeri di telefono conquistati: 1
Lezioni di vita impartite da Giorgio: 1
Partite vinte: 0

Sveglia alle 8 (per Giorgio 8:14) e si parte con la seconda giornata. Mondi e Giorgio mettono subito pressione a me e Davide vincendo la seconda partita del girone. La tensione sale, anche perché una sconfitta avrebbe significato sfottò per almeno i prossimi 2 mesi. Con Giovanni al timone, l’Under 14 salpa verso San Mauro Pascoli per affrontare gli svizzeri del Blomay. Nonostante una lavagnetta rotta, portiamo a casa la vittoria. Come Allegri esclamo un fiuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu lungo un chilometro, contento di aver schivato due mesi di prese in giro.
Al pomeriggio si va in spiaggia e, mentre Giorgio entra in modalità lucertola, io mi appropinquo a dare lezioni di calcio. Pronti via e ho già segnato una doppietta, ma Rovere pareggia la sfida sul 2-2, complice un Tommy Curti che non dà garanzie di affidabilità tra i pali. Tallone segna il 3-2, ma pareggio con un gran tiro di sinistro. Con ormai un polmone quasi collassato, azzardo un “chi segna vince”. Segno il quarto il goal e porto alla vittoria la mia squadra. Abbandono il campo tra gli applausi scroscianti del pubblico e mi porto pure a casa il pallone (anche perché era mio). Prendo per un attimo in considerazione il ricovero d’urgenza al pronto soccorso, ma riesco a sopravvivere. Intanto Mondi ha messo in piedi una bisca clandestina e impartisce lezioni di gioco a tutti i presenti. Alla terza sconfitta consecutiva, però, perde le staffe e fa saltare il banco. Rientriamo in albergo per prepararci alla seconda partita di giornata contro il Don Bosco Rivoli, mentre l’Under 13 – con ormai il suo girone concluso – si dirige all’Eurocamp per fare un paio di tiri ad uno dei 6 campetti presenti.
L’under 14 supera con qualche patema di troppo Rivoli conquistando il secondo posto nel girone e, soprattutto, evitando di dover giocare alle 8:30 il giorno dopo. Dopo cena si riparte alla volta di Eurocamp carichi come non mai e pronti nuovamente a dominare sulla pista da ballo. Tra lo sconforto generale si scopre che quella sera non si balla. In ogni caso riusciamo comunque a mietere vittime e a tornare in albergo con ben 3 nuovi numeri di telefono. Si va a dormire, non prima di aver preso il secondo culo dal proprietario dell’albergo.
Conteggio della seconda giornata:
Lezioni di vita impartite da Giorgio: 2
Goal segnati: 4
Numeri di telefono conquistati: 2
Culi presi dal proprietario dell’albergo: 2
Persone chiuse fuori dalla stanza: 8
Partite vinte: 3

Sveglia alle 8:30 (per Giorgio 8:40) per il lunedì di Pasquetta.
Mentre l’under 14 torna a Milano Marittima per la semifinale 5°-6° posto, Mondi e Giorgio portano l’Under 13 ai…giardinetti.
I 2005 giocano una partita splendida, recuperando per ben 2 volte la doppia cifra di svantaggio, ma alla fine della battaglia a prevalere è Busto Arsizio. Nonostante la sconfitta, gli acajotti escono tra gli applausi di tutti i presenti. L’under 13 gioca invece il lunch match contro Trezzano. L’inesperienza dei fossanesi e il talento degli avversari portano ad una pesante, ma non umiliante, sconfitta.
Un paio di ore di riposo per entrambe le squadre e poi partenza verso rispettivamente le finali 7°-8° posto per l’U14 e 13°-14° posto per l’U13. I 2005 raggiungono anche il +10 contro Oleggio, ma poi si spengono e sono costretti ad alzare bandiera bianca. I 2006 resistono finché possono, ma l’OASI Laura Vicuna è semplicemente più forte. Si rientra in albergo per cena, ma soprattutto per il disco party. Con i ragazzi che sembrano i cavalli pronti per la partenza del Palio di Siena, si veleggia verso l’Eurocamp sotto litri di pioggia. Mentre i ragazzi continuano a dominare in pista, noi ingaggiamo una sfida con gli allenatori di Saluzzo surclassandoli per 5 in 4 contro 3 in 5. Torniamo in albergo da trionfatori e ci prepariamo per un ultimo giorno impegnativo.
Conteggio della terza giornata:
Lezioni di vita impartite da Giorgio: 1
Chiavi perse: 3
Sfide vinte con Saluzzo: 1
Culi presi dal proprietario dell’albergo: 0
Numeri di telefono conquistati: 4
Partite vinte: 0

Sveglia alle 8 (per Giorgio 8:12) per l’ultimo giorno. In programma c’è Mirabilandia!
Entriamo e naturalmente comincia a piovere. Davide Terzaghi ha la brillante idea di portarci sul Rio Grande e sull’Eldorado Falls. Dopo la prima rapida sul Rio Grande, mi entra l’acqua nei pantaloni e sono costretto a girare tutto il giorno con le mutande totalmente bagnate. Grazie Davide (parte 2). Non contenti ci lanciamo giù dalle Eldorado Falls non una, ma ben due volte. Risultato? Non ho più nessuna parte del corpo asciutta. Nonostante un buon quarto d’ora perso nell’asciugatore, siamo di fatto tutti costretti a girare tutto il giorno completamente marci. Grazie Davide (parte 3).

Alle 12 scende il diluvio universale sul parco. Fortunatamente la pioggia ci dà tregua e riusciamo a continuare la giornata. Mondi porta 10 temerari nella casa dell’orrore. Dopo un inizio spavaldo, si ritrova ben presto a dover guidare la fila con tutti i cuor di leone a seguire. Alle 16 usciamo dal parco e naturalmente esce il sole. Non contento, annuncio l’arrivo verso le 21.00. Ovviamente rimaniamo bloccati in coda per 1 ora. Ammazziamo il tempo guardando l’Eurolega.
Ad ogni time-out a Kaunas, il pullman esplode di gioia quando inquadrano le signorine in tribuna. Dopo aver visto tutte le colorazioni di Obradovic possibili e Campazzo fare un assist con annesso tunnel, arriviamo finalmente a Fossano, non prima di aver assistito a due ispiratissimi discorsi da parte dei capitani della spedizione Pippo Desalvo e Leonardo Delsoglio.
Alle 22:30 Giovanni ci fa sbarcare al molo del palazzetto dello sport.
Conteggio dell’ultimo giorno:
Mutande bagnate: 27
Insulti a Davide Terzaghi: 176
Litri di pioggia presi: 87
Ore di coda in autostrada: 1
Panini comprati all’autogrill: 35
Numeri di telefono conquistati: 0
Partite vinte: 0

Quattro giorni intensi si chiudono dunque sotto la pioggia fossanese. All’inizio mi ero chiesto cosa sarebbe rimasto di questa esperienza. Ebbene, rimarranno sicuramente le risate, le battute e anche le lacrime versate dopo le sconfitte.
Rimarrà la consapevolezza di star crescendo principalmente come squadra, come un gruppo di amici che si diverte a stare insieme, che ha voglia di stare assieme, che mette in secondo piano le aspirazioni personali per mettersi a servizio della squadra. Rimarranno le chiacchierate fatte con i giocatori, che mi hanno permesso di imparare tanto su di loro, sul loro carattere e sui loro sogni.
Ed è ciò di cui vado più fiero.
PS: Rimarrà anche un’irritazione sulla chiappa sinistra dovuta al fatto di aver girato tutto il giorno con le mutande bagnate. Grazie Davide Terzaghi (parte 4).
Conteggio Finale:
Ore in coda: 3
Lezioni di vita impartite da Giorgio: 4
Ore di sonno da recuperare: 17
Numeri di telefono conquistati: 7
Giubbotti dimenticati: 1
Culi presi dal proprietario dell’albergo: 3
Partite Vinte: 3
GABRIELE MANASSERO
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Dhamo Tomas (giovedì, 25 aprile 2019 15:38)
Tomas ringrazia per la bellissima esperienza che gli rimarrà impressa per tt l'estate.
Pippo Desalvo (giovedì, 25 aprile 2019 21:19)
Sono stati quattro giorni memorabili che rimarranno sempre nei miei ricordi grazie a tutti